Karashi

karashi
Il karashi (芥子, 辛子) è un tipo di senape molto piccante usato come condimento nei piatti della cucina giapponese.
Forse non è definibile proprio piccante perchè invece che far bruciare le parti dove si poggia, come succede in bocca con il peperoncino, ha un effetto che si sente nel naso, fino a farci lacrimare e dare la sensazione di non riuscire a respirare se viene ingerita in quantità eccessiva.

Si otttiene utilizzando i semi di tre piante la brassica nigra, la brassica alba ed la brassica juncea.
Questi semi vengono mescolati e poi lasciati a macerare in acqua tenuta a 40°.
Rispetto alla senape europea è più forte come gusto perchè non c'è nel composto il frumento che tende ad alleggerire il grado di piccantezza.

Nel nattò, un piatto tipico della colazione, viene sempre agggiunto un pò di karashi, prima di mescolarlo.
In alcune preparazioni si mischia con la pasta di miso per otterenere una sorta di miso piccante, oppure viene mischiata alla maionese per ottenere una salsa chiamata karashi mayonēsu che può essere servita con il pesce.
karashi renkon
A Kumamoto si utilizza invece per preparare il Karashi Renkon, la radice di loto ripiena di karashi che viene servita a fettine.
Quando si prepara un Oden, la tipica zuppa a base di dashi, viene sempre servita come accompagnamento.
Aggiungendola alle melanzane, si può preparare un piatto chiamato karashi-nasu.
Quando si mangiano i Nikuman, dei teneri e succulenti ravioloni al vapore ripieni di carne, si usa come accompagnamento, per dare un senso di piccante e quel tocco di sapore in più.

karashi tubo
In italia viene venduta in tubetti che contengono una pasta cremosa simile a quella della senape che viene chiamata alle volte anche masutaado (マスタード), una parola derivante da quella inglese mustard.
Per chi non sopporta il piccante si trova anche una versione delicata che si chiama yō garashi, ma io vi consiglio di prendere originale.



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