Geografia

Il Monte Fuji

Alto 3776 m., è il più importante, cospicuo, celebre e venerato vulcano del Giappone. Fino al 1707 fu attivo, da allora pare sia spento, ma restano alcuni segni d'attività potenziale.
Dal punto di vista estetico il Fuji puÚ dirsi vulcano di straordinaria eleganza: i fianchi costituiscono due curve convergenti verso l'alto, in aumento regolare di ripidità con l'avvicinarsi alla vetta.
Da ottobre a maggio è più o meno regolarmente coperto di neve: in pieno inverno la sua mole candida è un gioiello d'incomparabile bellezza nel paesaggio..
fuji
Il Fuji sorge vicino al mare, quindi è coniugabile in innumerevoli visioni con le onde, le spiagge, i frangenti, le scogliere, le navi, le vele, le reti da pesca. Offre panorami di grande bellezza anche se visto dall'interno del paese, dalle alture delle Alpi giapponesi.
Ai suoi piedi si trovano cinque laghi, quattro di media grandezza e uno - il più remoto e affascinante - assai piccolo, che si sono formati all'interno di un altipiano sui mille metri di quota che forma la base del vulcano stesso.
Tutta la zona intorno al Fuji è cosparsa di sorgenti calde, alcune famose e frequentatissime. Sul versante nord-ovest del monte si trova anche una vasta e selvaggia foresta di conifere, nota col nome di Jukai, il Mare d'alberi.
La salita del monte Fuji costituiva un tipico atto di pellegrinaggio religioso, di fede Scinto, ma oggi si è trasformato per gran parte in semplice escursione laica e sportiva.
L'accesso al Fuji si apre, con vari riti il primo luglio d'ogni estate e si chiude il 26 agosto con una grande e spettacolare fiaccolata al santuario di Yoshida, ai piedi nord-est del monte.
Nelle settimane estive si dice che oltre centomila persone salgano sulla vetta del vulcano, dove si trovano varie cappelle Scinto, filiali dei santuari che circondano il monte, nonché un moderno osservatorio meteorologico in funzione tutto l'anno.
Ormai la salita fuori stagione è diventata assai popolare; ma in pieno inverno, con neve profonda o gelata, l'ascesa si trasforma in una vera impresa alpinistica per esperti, che richiede esperienza e un'attrezzatura speciale.
Con tutto ciò ogni anno si registrano dei morti, sia per assideramento che per scivolamento sul ghiaccio, o per caduta di valanghe. Dal punto di vista religioso Scinto, il monte Fuji costituisce uno dei punti focali del Giappone.
Al solito, non è chiaro (ma forse non deve essere chiaro: la troppa precisione guasta l'incanto) se il monte sia un Kami (un dio), sia sede d'un Kami, o sia solo simbolo d'un Kami - o di più Kami al plurale, data l'ambiguità della lingua giapponese.
Particolarmente legata al Fuji è una dea molto popolare, Kono hana-sakuya-hime-, "la Principessa che fa fiorire gli alberi" (specialmente i ciliegi).
Esistevano in passato ed in parte esistono ancora oggi delle associazioni religiose dedite al culto del Fuji ed alle ascensioni della montagna, note col nome di Fuji-ko.
Ai piedi del Fuji, nei pressi del santuario di Yoshida, vi sono parecchie steli di pietra che commemorano coloro che sono saliti sul sacro monte 100 volte, o per lo meno 66 o anche 33 volte. Oggigiorno l'ascensione è molto facilitata in quanto si arriva con mezzi meccanici fino a un piazzale a 2600 metri di quota; restano dunque solo circa mille metri di pendio da salire, in media cinque ore d'ascensione.
Chi è giovane e forte puÚ fare la discesa in brevissimo tempo, saltando, quasi volando a grandi passi, sulla cenere sciolta e sabbiosa della montagna.

La vista dalla vetta, purché non ci sia la nebbia, è grandiosa ad ogni ora, ma la massima parte di coloro che salgono la montagna ambiscono assistere al levare del sole, momento che risveglia nella massima parte dei Giapponesi intense emozioni religiose e mistiche.
L'origine del nome è molto discussa; alcuni suppongono che si riferisca a un'etimologia Ainu; in questo caso ricorderebbe Fuchi-Kamui, la gran madre degli Ainu e dea del focolare.

Oggi il nome viene scritto con due ideogrammi che possono essere 不二 Fu-Ni, nel senso di senza un secondo, incomparabile, oppure da 不尽 fu-jin che significano no e fine, per dare il senso di qualcosa di infinito.
Nei tempi feudali l'ascensione al Fuji era proibita alle donne: a un certo punto del percorso v'era una cappella detta Nyonin-do, "Rifugio delle Donne", dove le appartenenti al sesso femminile potevano aspettare ben riparate i mariti, i fidanzati, i fratelli, i figli avventuratisi sulla cima del monte. Con i primi del Novecento le prime donne salirono anch'esse il Fuji; oggi sono altrettanto numerose degli uomini.



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