Musica

La musica classica giapponese

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Esistono molti generi di musica classica giapponese, i più conosciuti sono lo shōmyō (声明 che rappresenta la musica utilizzata durante i salmi buddisti ed il gagaku (雅楽), la musica orchestrale di corte. Questi due generi risalgono entrambi ai periodi Nara e Heian.
Nel periodo Edo invece era famoso il genere sankyoku suonato con gli shamisen, il koto e lo shakuhachi.
Il gagaku veniva eseguita alla corte imperiale sin dal periodo Heian.
Il tōgaku (唐楽) e il komagaku (高) erano invece musiche originarie della dinastia cinese Tang e della Corea.
La musica di quel periodo si divideva in kangen (musica strumentale) e bugaku (danze accompagnate da gagaku).

Dal repertorio indigeno derivavano invece i generi Kagurauta (神楽歌), azumaasobi (東遊) e yamatouta (大和歌).
Nei primi anni del XIII secolo c'erano gli honkyoku ("pezzi originali"), composizioni suonate dai mendicanti seguaci della setta Fuke, una setta particolare di monaci zen e dai comuni monaci Zen.
I monaci fuke, detti komusō ("monaci del Nulla"), suonavano gli honkyoku per chiedere l'elemosina. Quando la setta si estinse nel XIX secolo, alcune delle loro trascrizioni honkyoku, vennero conservate e tuttora sono eseguite nei concerti di musica classica giapponese.

Alcune forme di musica classica videro il loro sviluppo come accompagnamento teatrale, specialemnte nel teatro noh con gli autori Kan'ami (1333-1384) e Zeami (1363 ?-1443).
Nel teatro bunraku invece venivano spesso utilizzate musiche di tradizione popolare suonate con gli shamisen.
Nel kabuki invece, le ricostruzioni storiche o le danze, erano spesso accompagnato da canti in stile nagauta e dallo shamisen.




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