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Storia

Lo shogun e gli shogunati giapponesi

Shogun
La parola Shogun (将軍) significava comandante dell'esercito ed era usata come appellativo per indicare i dittatori militari che governarono il Giappone dal 1192 al 1868.
In quel periodo si susseguirono 41 shogun che dominarono con la forza militare su quasi tutta la nazione.
Il titolo di Shogun era equivalente al grado militare di generale ed era riservato alla carica più alta delle forze armate Giapponesi.
La parola Shogun è infatti l'abbreviazione del titolo sei-i taishogun () che significava grande generale dell'esercito che sottomette i barbari.
Questo titolo onorifico veniva conferito in passato dall'imperatore ai generali che erano reputati i migliori comandanti delle spedizioni militari avvenute tra l'VIII ed il XII secolo contro le popolazioni barbare.
I primi sei-i taishogun vennero nominati quando i clan di corte avevano politicamente esautorato il potere politico dell'imperatore, durante il periodo in cui la capitale fu spostata da Nara ad Heian.
Questi erano formalmente sottomessi al potere del sovrano anche se in realtà esercitavano un potere abbastanza indipendente.
  • Ōtomo no Otomaro (793-794)
  • Sakanoue no Tamuramaro (797-811)
  • Fun'ya no Watamaro (813)
  • Fujiwara no Tadabumi (940)
  • Minamoto no Yoshinaka (1184)
Verso la fine del XII secolo, quando si intensificarono le lotte tra i vari clan che esercitavano il potere in Giappone, vennero a crearsi le prime dittature militari degli shogun, le famiglie più importanti all'epoca erano quelle dei Taira, i Fujiwara, i Minamoto e gli Hojo.

Shogunato Kamakura (1192-1333)
Minamoto no Yoritomo
Per vincere la guerra Gempei scaturita dagli intrighi e le lotte di corte, Minamoto no Yoritomo, uno dei clan del clan Minamoto, decise di allearsi con i campi del clan Hojo.
Nella suasua fortezza situata nel feudo di Kamakura riuscì ad organizzare un potente esercito che utilizzo le armate battaglia di Dan-no-ura del 1185, quandò riuscìì a sconfiggere i Taira,
Sconfitti i Taira la sua autorità si espanse permettendogli di dominare tutta la scena politica giapponese.

Yoritomo ristrutturò il sistema amministrativo del paese e riuscì ad ottenere dall'imperatore Go-Toba, nel 1192, il titolo di shōgun.
Con l'enorme potere militare e politico accumulato, divenne una sorta di dittatore al punto da annullare il potere politico dello stesso Imperatore e da riuscire a controllare tutti i clan rivali ancora al potere.
Decise allora di imporre il titolo di shogun come ereditario creando il primo shogunato che fu ricordato con il nome di shogunato (幕府 bakufu) Kamakura.
A Yoritomo gli succedettero 8 shogun, tutti membri del clan Minamoto o di rami del clan stesso.
Lo shogunato Kamakura durò fino all'anno 1333 quando le truppe dei clan ancora fedeli all'imperatore ne rovesciarono il potere tentando di restituirlo alla monarchia.

Restaurazione Kemmu (1333-1336)
Imperatore Go-Daigo
Dopo la caduta dei Kamakura, ci fu un periodo chiamato restaurazione Kemmu in cui l'imperatore Go-Daigo assunse nuovamente il potere, e suo figlio, il principe Morinaga (o Moriyoshi) prese il titolo di Shogun.
L'aristocrazia militare capeggiata dal clan Ashikaga non vedeva di buon occhio il nuovo shogun cosi lo accusò di cospirare contro Ashikaga Takauji e lo depose dall'incarico.
Al suo posto fù allora eletto come nuovo shogun il fratellastro Narinaga.
Nemmeno questo shogun era ben visto dagli Ashikaga, che decisero di intraprendere una guerra contro le truppe imperiali.
Quando nel 1336 gli Ashikaga riuscirono a vincere la guerra, occuparono la capitale Heian, deposero Narinaga e nominarono come nuovo imperatore Komyo, figlio dell'imperatore Go-Fushimi.
L'ormai ex imperatore Go-Daigo fu costretto a rifugiarsi con la sua corte a Yoshino, l'odierna prefettura di Nara, segnando l'inizio di un periodo molto importante della storia giapponese chiamato Nanbokucho.

In questo periodo il Giappone ebbe due corti, una del nord ed una del sud, fino a che nel 1392 le armate dello shogun riuscirono a distruggere quelle di Go-Daigo della corte di Yoshino.

Shogunato Ashikaga (1336-1573)
Ashikaga Yoshiaki
Lo shogunato Ashikaga era nato nel 1336 ed ha dominato durante il periodo Muromachi della storia giapponese.
Muromachi non era altro che il nme di una strada di Heian (l'attuale Kyoto) la capitale del Giappone.

Ii membri principali del clan Ashikaga, i fratelli Takauji e Tadayoshi, che avevano aiutato l'imperatore Go-Daigo ad avere la meglio sui Kamakura, restarono delusi dalle politiche dell'imperatore così decisero di gestire il potere restaurando lo shogunato.
Il primo membro degli Ashikaga ad essere Shogun fu Takauji, eletto nel 1338. Dopo di lui vi succedettero 14 Shogun del clan fino a quando l'ultimo Ashikaga Yoshiaki non venne sconfitto in battaglia nel confitto nel 1573 dalle truppe ribelli comandate da Oda Nobunaga, un famoso generale che era a capo del clan emergente degli Oda.
Quando il generale Nobunaga esilio Yoshiaki, iniziò una profonda ristrutturazione delle gerarchie aristocratiche del Giappone.
I feudi dei vari clan sconfitti in battaglia furono tutti distribuiti ai suoi vassalli mentre lui decise di non accettare il titolo di nuovo Shogun del paese.

In questo periodo storico che venne chiamato epoca Sengoku (戦国時代 Sengoku jidai) ci furono moltissime guerre guerre civili che divisero il paese.
Il generale cercò di arginare le guerre con il suo potere militare e iniziò a disarmare i contadini che erano ormai diventati tutti guerrieri.

Shogunato Tokugawa (1603-1867)
Tokugawa Ieyasu
Le guerre civili video il loro culmine lella famosa battaglia di Sekigahara del 1600.
La grande e sanguinosa battaglia fù vinta dalla coalizione comandata dal generale Tokugawa Ieyasu.
Ieayasu era il capo del potente clan Tokugawa ed alleato del clan Oda.
Vincendo la battaglia sulla coalizione dei seguaci di Ashikaga, riuscì ad ottenere finalmente dopo 150 anni di guerre l'unità nazionale.

Ieyasu venne eletto shogun nel 1603 dall'Imperatore Go-Yozei dando vita allo shogunato dei Tokugawa.
Durante questo shogunato il paese visse un lungo perido di pace e stabilità politica.
La capitale fu spostata ad Edo dove si iniziò la costruzione di quella che sarebbe diventata la moderna Tokyo.
Dal nome della capitale, questo periodo venne chiamato periodo Edo e durò fino al 1868.
Ci furono 14 shogun successori di Ieyasu, e dopo la caduta dell'ultimo shogun Tokugawa Yoshinobu non ci fù mai più uno shogunato in Giappone.

Il paese si trovava ormai in una crisi profonda, economica e di identità scaturita anche dalla pressione delle nazioni esterne, in particolare quella degli Stati Uniti.
Lo shogun era infatti stato costretto sotto minaccia di invasione ad aprire i porti giapponesi al commercio con l'estero con una conseguente contaminazione sociale e politica che avevano generato una crisi di identità in una nazione un pò lontana dalla modernità del mondo circostante.

La fine dello shogunato fu segnata dalla guerra Boshin (1868-1869), che vide vittoriose sull'armata dello shogun le truppe dell'imperatore Meiji e quelle di tutti i clan che tre secoli prima erano stati messi da parte dopo la sconfitta nella battaglia di Sekigahara.
L'ultimo shogun del Giappone fu costretto nel 1868, dopo una serie di pesanti sconfitte sul campo di battaglia a dimettersi e lasciare il pieno controllo nelle mani dell'imperatore stesso.
Le ultime sacche di resistenza dello shogunato furono sconfitte nell'anno successivo, mettendo la parola fine alla secolare dittatura del bakufu.
L'imperatore Meiji diede il via con la sua politica ad un periodo storico chiamato Restaurazione Meiji, nel quale si dedicò a smantellare tutti i residui della gestione politica degli shogunati giapponesi.



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