Videogames giapponesi
I video-giochi sono ormai sul mercato da parecchio
tempo: nel campo del divertimento, l'industria dei video-giochi
ha superato sia l'industria dei dischi che quella
cinematografica. Un evento che ha fatto epoca nella storia dei
video-giochi giapponesi é stato il debutto di Space
Invader nel 1979. Ciò che lo rese molto popolare e che
decretò il suo successo fu la posizione orizzontale dello
schermo rivolto in alto verso l'utente. Space Invader divenne un
fenomeno sociale che portò all'apertura delle Invader Houses.
Nel 1983, quando l'avvento dei primi computer ad
uso familiare, come Nintendo ed altri modelli,
permise ai video giochi di entrare nelle case, la cultura dei
video-giochi si diffuse sempre più. Si poteva ormai giocare con
dei video-giochi senza spendere tanti soldi e tanto tempo, mentre
prima si doveva andare in una sala giochi o in una sala da the e
spendere almeno 100 yen per ogni partita. I bambini, nel giro di
poco tempo, sono diventati degli amanti di questi giochi.
I video-giochi comprendono vari generi tra cui i giochi d'azione,
che stimolano i riflessi del sistema nervoso, i giochi di ruolo
in cui il giocatore partecipa assumendo dei ruoli e i giochi di
simulazione in cui al giocatore, per esempio, sembra di guidare
una macchina o di pilotare un aereo. Un video-gioco che ha
catturato i cuori di molti bambini nel 1996 e nel 1997 é stato
Pocket Monster. Bisogna catturare, in successione,
151 tipi di mostri che si nascondono in praterie e foreste.
Queste creature vengono poi addomesticate e allevate. Questo
gioco diventato popolare anche grazie ai prodotti legati a
riviste per bambini e ai programmi televisivi. I computer ad uso
familiare non hanno solo aumentato le vendite dell'hardware e del
software di giochi: anche la colonna sonora di alcuni giochi é
entrata nelle classifiche dei CD più venduti.
Tra i libri di maggior successo ci sono anche i koryakubon, ossia i manuali per
i video giochi. I computer ad uso familiare hanno, quindi, avuto
effetti multimediali e occupano un posto significativo, per
quanto riguarda le industrie giapponesi della cultura. Il fatto
che queste industrie abbiano avuto tanto successo all'estero
(soprattutto negli Stati Uniti) rappresenta un'inversione di
tendenza per il Giappone che é sempre stato un diligente
importatore di culture straniere fin dall'apertura al mondo
occidentale durante il periodo Meiji.
Anche se non é proprio un videogioco, un altro fenomeno che si é diffuso in Giappone e poi
all'estero é quello noto come print club, popolare
soprattutto tra le ragazze. Ci si può fotografare da soli o con gli amici e modificare la foto risultante per poi stamparla su piccolissi adesivi che
vengono scambiati con amici e conoscenti o raccolte in piccoli album. Queste dispositivi per le foto si trovano nei centri
commerciali e nelle sale giochi che gli dedicano interi piani.
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