La società

Flussi monetari e banche in Giappone

Moeneta giapponese
La Banca del Giappone (Bank of Japan - 日本銀行, Nihon Ginkō), istituita nel 1882, è l'istituto centrale del sistema finanziario giapponese. Opera come banca centrale con funzioni simili a quelle delle principali banche centrali mondiali, come la gestione della politica monetaria, la stabilità dei prezzi, e il controllo dell'inflazione. Inoltre, agisce da agente fiscale per conto del governo giapponese, gestendo i conti pubblici e svolgendo funzioni di supervisione.

Una delle sue prerogative esclusive è il monopolio dell'emissione monetaria: solo la Banca del Giappone ha il diritto legale di emettere banconote in yen (¥), l'unità monetaria nazionale. Lo yen è suddiviso in 100 sen, anche se nella pratica i sen non sono più in uso come monete fisiche.

Il sistema bancario

Il cuore del sistema finanziario giapponese è rappresentato da un'ampia rete di istituti di credito, che comprende:
  • Banche ordinarie (city banks): sono grandi gruppi bancari con filiali in tutto il paese e spesso anche all'estero. I principali includono Mitsubishi UFJ, Sumitomo Mitsui, e Mizuho.
  • Banche regionali operano a livello locale e supportano lo sviluppo economico delle varie prefetture.
  • Casse di risparmio e cooperative di credito (shinkin banks) che servono famiglie, piccole e medie imprese e realtà locali.
  • Banche postali (come Japan Post Bank), nate dalla riforma del sistema postale, che hanno un ruolo significativo soprattutto nelle aree rurali.
  • Banche di sviluppo e istituzioni pubbliche specializzate, che supportano settori strategici come l'industria, l'agricoltura e le infrastrutture.
In totale, il sistema bancario giapponese conta oltre 85 istituzioni principali, oltre a numerose altre strutture finanziarie minori, che formano un mercato altamente sviluppato ma anche rigidamente regolamentato.

La Borsa di Tokyo

Elemento fondamentale del panorama finanziario nipponico è la Borsa di Tokyo (Tokyo Stock Exchange - TSE), uno dei più grandi mercati azionari del mondo per capitalizzazione. Fondata nel 1878 e oggi parte del Japan Exchange Group, la TSE è sede della negoziazione dei titoli delle più importanti aziende giapponesi, come Toyota, Sony, SoftBank e molte altre.

Oltre alla Borsa di Tokyo, esistono anche altre borse minori (come quelle di Osaka e Nagoya), ma la TSE rappresenta il baricentro assoluto del mercato finanziario giapponese.

Flussi monetari e politica monetaria

La politica monetaria del Giappone è caratterizzata, dagli anni '90 in poi, da strategie non convenzionali, come:
  • Tassi di interesse prossimi allo zero o addirittura negativi
  • Quantitative easing (acquisto massiccio di titoli da parte della banca centrale per immettere liquidità nel sistema)
  • Politiche volte a contrastare la deflazione cronica e stimolare la crescita
Il Giappone è noto per essere uno dei primi paesi al mondo ad aver sperimentato politiche monetarie ultra-espansive, per contrastare la stagnazione economica seguita allo scoppio della "bolla finanziaria" degli anni '90.

I flussi monetari interni sono oggi fortemente digitalizzati, con un aumento costante dell'uso dei pagamenti elettronici e delle fintech (tecnologie finanziarie), anche se il contante rimane ancora molto usato rispetto ad altri paesi sviluppati.
Anche se il sistema bancario e finanziario giapponese è uno dei più sofisticati al mondo, ha una forte interazione tra enti pubblici e privati, un attore centrale (la Banca del Giappone) con poteri ampi ed una Borsa altamente dinamica, deve confrontarsi con sfide molto complesse come: invecchiamento demografico, deflazione strutturale e la necessità di adattarsi a una finanza sempre più digitale e globale.



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