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Akira Kurosawa

Akira Kurosawa
Akira Kurosawa (黒澤 明) (Tokyo, 23 marzo 1910 – Tokyo, 6 settembre 1998) è stato un famoso regista, sceneggiatore, scrittore e produttore cinematografico.
Per il cinema giapponese è stato il più importante cineasta della storia, riconosicuto anche a livello modniale come uno dei più importanti registi del XX secolo.
I suoi film hanno influenzato i registi di tutto il mondo ed ancora oggi continuano ad essere citati ed omaggiati in moltissimi film moderni. Alcune delle sue trovate hanno cambiato per sempre il modo di fare cinema, come ad esempio le mini storie introspettive sul personaggio principale dei film, o le squadre di eroi assoldate per risolvere i problemi degli altri.
Ci sono alcuni attori di riferimento presenti in Sedici dei suoi film, realizzati tra il 1948 e il 1964, come ad esempio Toshiro Mifune.
La collaborazione con questo attore inizio con L'angelo ubriaco del 1984 e terminò nel 1965 con Barbarossa.
Per la sua carriera ha ricevuto moltissimi premi, tra cui il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1951, la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1980 e il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia nel 1982, l'Oscar alla carriera nel 1990,

Biografia

Nacquè a Tokyo il 23 marzo del 1910, ultimo discendente di una nobile famiglia di samurai (Isamu e Shima). Aveva tre fratelli e quattro sorelle, uno dei quali non riuscì mai a conoscerlo perchè morto prima della sua nascita. Quando aveva soli 10 anni, una delle sue sorelle si ammalo gravemente e morì, lasciando un segno molto profondo per un bambino di quella tenera età. Durante la sua crescita scolastica, imparò a dipingere e disegnare e si appassiono allo studio del teatro. Pratico anche molti sport divenendo un esperto di kendo ed un grande appassionato di golf. Grazie al fratello Heigo imparò ad apprezzare la letteratura ed il cinema, sviluppando una predilezione per William Shakespeare. Purtroppo il fratello lo lasciò, sucidandosi nel 1930 ma lasciando in lui un'enorme passione per il mondo del cinema.

Uno dei suoi primi incarichi nel cinema è quello di benshi, il commentatore dei film musicali. Questo primo lavoor gli permette di conoscere le produzioni dei registi dell'epoca.
Nel 1936, viene assunto come assistente alla regia da una casa di produzione cinematografica. Collabora con Kajiro Yamamoto, e gli viene affidata la sua prima sceneggiatura nel film Il cavallo. In seguito decide di intraprendere la sua carriera da cineasta cominciando a fare il regista. Nel corso della sua vita il Giappone si trasformò completamente, passando dal regime totalitario e militarista a potenza economica che ripudiava la guerra e le istituzioni militari.
I suoi film più importanti furono prodotti proprio a cavallo degli anni cinquanta e sessanta e parlavano di personaggi vissuti nel periodo feudale giapponese ma egli continuò a scrivere e dirigere film fino alla sua scomparsa nel 1998.

Il suo stile era molto semplice e diretto ma allo stesso tempo risultava spettacolare. Riusciva ad alternare momenti drammatrici ad altri lievi e molto grotteschi, a volte divertenti.
Verso la fine degli anni 40 si dedico ad alcuni riadattamenti in versione cinematografica dei classici della letteratura russa.
Diresse l'idiota, ispirato al romanzo di Dostoevskij ed I bassifondi tratto dal romanzo di Maksim Gorkij.
Del filone russo sono anche Nel profondo Ussuri e Dersu Uzala ispirati a due libri scritti dall'esploratore Vladimir Arseniev che raccontano le sue numerose esplorazioni nel Sichotė-Alin, una regione della Siberia.
Dopo il film Akahige (赤ひげ, Barbarossa) del 1965 il regista decise di passare dal bianco e nero al colore, termiando così anche la sua collaborazione con il famoso attore Toshiro Mifune che aveva interpretato molti suoi film.

Con il colore si modernizzò anche il suo stile cinematografico, l'epicità dei suoi lavori precedenti venne abbandonata con un film ad episodi che raccontava storie di emarginati dalla società giapponese. Il film si chiamava Dodes'ka-den e non ebbe alcun successo in giappone, passò un tantino inosservato.

Dall'industria cinematografica di Hollywood gli venne assegnato il progetto di Tora! Tora! Tora! ma poco dopo la metà dei lavori, la 20th Century Fox decise di rimpiazzarlo con il regisa Kinji Fukasaku.
Questo duro colpo morale non fù preso bene dal regista che ne rimase segnato al punto da tentare il suicidio, ispirato dalle idee sull'onore che da sempre aveva descritto nei suoi film ma per fortuna sopravvisse.

Nel 1950 diresse un film che lo rese famoso nel mondo, Rashomon che narrava la storia di epico samurai vinse nel 1951 il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia, donando finalmente al regista una fama internazionale ed aprendo le porte dell''Occidente al cinema giapponese.
La prima conseguenza sul cinema estero fu il western rielaborato sulle orme dei Sette samurai, che nello spaghetti-western di Sergio Leone divenne I magnifici sette, con Clieant Eastwood tra i protagonisti.

Nel 1958 diresse La fortezza nascosta. Questo film raccontava la storia di una principessa, un generale e due avidi ed ignoranti contadini che avevano come unico scopo della vita il profitto. Questo film anche se non particolarmente interessante, ispirò George Lucas che si ispirò alla storia per creare la famosa trilogia di Star Wars.

Nel 1963 Kurosawa decise invece di ispirarsi ad un romanzo americano Due colpi in uno dello scrittore Ed McBain, dirigendo il film Anatomia di un rapimento
. Il suo primo premio oscar come miglior film straniero arrivò nel 1981, per il film del 1980 Kagemusha realizzato in cooproduzione con Francis Ford Coppola e George Lucas. Con questo film riuscì a prendere anche una Palma D'Oro al Festival di Cannes, un nastro d'argento ed un David di Donatello, tutti riconoscimenti importantissimi nell'ambito del cinema mondiale.
Molti anni dopo, nel 1985, un altro suo film divenne un successo mondiale. Riadattando il Machbet di Shakespeare, la storia del Re Lear ed il Trono di Sangue, Kurosawa diede vita a Ran che si ispirava alla storia dello scrittore inglese con personaggi medievali giapponesi.
Il film rappresentò probabilemnte il punto più alto della carriera artistica del regista e riusci ad ottenere una candidatura gli oscar ed un David di Donatello.
Negli anni 90 produsse altri tre film con uno spessore decisamente minore che non ebbero seguito internazionale, si chiamavano Sogni, Rapsodia in agosto e Madadayo - Il compleanno.

Nel 1990, pochi anni prima della sua morte, il regista venne finalmente premiato con un Oscar alla carriera, decisamente meritato per aver dato moltissimo al cinema mondiale, con il suo filone di film epici, classi ed innovativi al tempo stesso.

Filmografia

  • Sugata Sanshiro (1943)
  • Ichiban utsukushiku (Spirito più elevato) (1944)
  • Zoku Sugata Sanshiro (Sugata Sanshiro parte seconda) (1945)
  • Tora no o fumu otokotachi (Quelli che camminavano sulla coda della tigre) (1945)
  • Asu o tsukuru hitobito (I costruttori di domani) (1946)
  • Waga seishun ni kuinashi (Non rimpiango la mia giovinezza) (1946)
  • Subarashiki nichiyobi (Una meravigliosa domenica) (1947)
  • Yoidore tenshi (L'angelo ubriaco) (1948)
  • Shizukanaru ketto (Il duello silenzioso) (1949)
  • Nora Inu (Cane randagio) (1949)
  • Shubun (Scandalo) (1950)
  • Rashomon (1950)
  • Hakuchi (L'idiota) (1951)
  • Ikiru (Vivere) (1952)
  • Shichinin no samurai (I sette samurai) (1954)
  • Ikimono no kiroku (Testimonianza di un essere vivente) (1955)
  • Kumonosu-jo (Il trono di sangue) (1957)
  • Donzoko (I bassifondi) (1957)
  • Kakushi toride no san-akunin (La fortezza nascosta) (1958)
  • Warui yatsu hodo yoku nemuru (I cattivi dormono in pace) (1960)
  • Yojinbo (La sfida del Samurai) (1961)
  • Tsubaki Sanjuro (1962)
  • Tengoku to jigoku (Anatomia di un rapimento) (1963)
  • Akahige (Barbarossa) (1965)
  • Dodes'ka-den (1970)
  • Dersu Uzala - (Il piccolo uomo delle grandi pianure) (1975)
  • Kagemusha - (L'ombra del guerriero) (1980)
  • Ran (1985)
  • Sogni (Yume) (1990)
  • Hachi-gatsu no kyoshikyoku (Rapsodia in agosto) (1991)
  • Madadayo (Il compleanno) (1993)

Premi e riconoscimenti

  • 1951 - Leone d'oro per Rashomon (Mostra del cinema di Venezia)
  • 1952 - Miglior film straniero per Rashomon (Premio Oscar)
  • 1954 - Leone d'argento per I sette samurai (Mostra del cinema di Venezia)
  • 1957 - Nomination Leone d'oro per Il trono di sangue (Mostra del cinema di Venezia)
  • 1959 - Miglior regia per La fortezza nascosta (Festival di Berlino)
  • 1961 - Nomination Leone d'oro per La sfida del samurai (Mostra del cinema di Venezia)
  • 1965 - Nomination Leone d'oro per Barbarossa (Mostra del cinema di Venezia)
  • 1970 - Nomination miglior film straniero per Dodes'ka-den (Premio Oscar)
  • 1976 - Miglior film straniero per Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure (Premio Oscar)
  • 1976 - Miglior film straniero per Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure (Nastri d'argento)
  • 1977 - Miglior film straniero per Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure (David di Donatello)
  • 1980 - Palma d'oro per Kagemusha - L'ombra del guerriero (Festival di Cannes)
  • 1980 - Miglior film straniero per Kagemusha - L'ombra del guerriero (Nastro d'argento)
  • 1981 - Nomination miglior film straniero per Kagemusha - L'ombra del guerriero (Premio Oscar)
  • 1981 - Miglior film straniero per Kagemusha - L'ombra del guerriero (David di Donatello)
  • 1985 - Nomination miglior regista per Ran (Premio Oscar)
  • 1986 - Miglior film straniero per Ran (David di Donatello)
  • 1990 - Oscar alla carriera (Premio Oscar)



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