Introduzione alla letteratura

letteratura giapponese
Non esisteva in Giappone nessuna forma scritta di letteratura precendente al VIII secolo. Tutto quello che si tramandava lo si trasmetteva in forma orale. Principalmente si trattava di ballate, preghiere rituali, racconti mitologici e leggende narrate dai cantastorie o tramandante in famiglia.
Una parte di queste composizioni venne raccolta in due opere importanti, la Kojiki (712, Memorie degli eventi antichi), scritta in lingua giapponese con l'ausilio degli ideogrammi cinesi, e la Nikon shoki (720, Annali del Giappone), scritti quasi completamente in cinese.
Queste furono le prime opere scritte dello stato o più semplicemente popolo giapponese.

Dalle antiche ballate nacque anche una forma di poesia lirica che fu raccolta in una grande antologia intitolata Man'yoshu (Raccolta di diecimila foglie), compilata dal poeta Otomo no Yakamochi dopo l'anno 759.
Le due più importanti forme poetiche presenti in questa antologia erano il choka (poesia lunga) e il tanka (poesia breve), che divenne la forma predominante di poesia giapponese fino al periodo moderno.
Uno dei poeti più famosi dell'epoca fu Kakinomoto Hitomaro.



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