Tamagochi l'animaletto virtuale

Il Tamagochi fù prodotto dall'azienda di giocattoli Bandai e messo in commercio nel 1996, alla fine del 1997 aveva venduto 15 milioni di pezzi soltanto in Giappone.
Le donne di tutte le età, dalle bambine della scuola elementare alle impiegate, senza escliudere le casalinghe sono state delle fan accanite di questo giocattolo.
Non so se la popolarità di questo giocatto ha sfruttato il senso di maternita insito nelle donne ma disicuro con gli uomini ha avuto un successo minore.

E' stato un vero fenomeno mondiale ed ha riscosso un enorme sucesso in moltissime nazioni. Essendo un prodotto passato di moda e sostituito dai moderni videogames, sia in Giappone che in Italia non se ne sente più parlare ma era giusto citarlo e ricordarlo come uno dei fenomeni che ha fatto avvicinare il giappone all'italia.

Si tratta di un mini videogioco portatile in cui vive un animaletto virtuale che ha bisogno di essere accudito, di mangiare quando ha fame, dormire, di divertirsi, di essere coccolato e di molte altre cure.
I videogiochi hanno quasi sempre la forma di piccole uova con uno schermo a cristalli liquidi dove appare l'animaletto.
Se non si dedica il tempo necessario ad accudire l'animaletto, in determinati momenti durante l'arco della giornata, può ammarlarsi, stare male ed addirìttura morire.

Ci sono state moltissime versioni del tamagochi fino ad arrivare a quelle più recenti nelle quali invece di un animaletto si poteva comprare una sorta di fidanzate virtuale con cui avere un rapporto platonico.
In alcune verisoni moderne del classico tamagochi erano stati aggiunti dei sensori ad infrarossi per collegare i tamagochi tra di loro e permettere agli animaletti di interagire con degli amici e divertirsi.

Nelle immagini ho voluto mostrare l'evoluzione del tamagochi a partire da quelli originali per finire on quelli più moderni.
Non sono un esperto e vi confesso che in vita mia non ne ho mai avuto uno ma ho spesso giocato con quello di amici e parenti per capire che non faceva per me prendermi cura di un oggetto virtuale con una tale costanza.